Don Peppe Diana

L' anno 1982: per la campania e per le province di Napoli e Caserta  fù un anno storico, tragicamente strorico e delittuoso,

Aleggiavano, come le nebbie di novembre in riva al tamigi, paura e voglia di fuggire lontano.

 Giungevano Lutti di morti ammazzati  dalla metropoli campana è dal suo interland,

Quello napoletano, il più popoloso d'Europa, interi quartieri sotto il tiro della delinquenza organizzata, a Napoli si spara come mai prima, clan agguerriti si fronteggiano per avere la supremazia nella città e di conseguenza sull intera regione, uomini e donne ammazzati per le strade affollate, trucidati, fatti esplodere, sciolti nella calce, dati in pasto ai maiali, rapimenti, lupare bianche, la vita sembra non avere più alcun valore, Mors tua vita mea: locuzione latina che specchia in modo chiaro lo scenario alquanto onirico di quei giorni, di quell'anno.
Il 1982 si puo dire di essere stato L'annus orribilis,per la campania,Fù un anno record per i morti ammazzati. alla fine se ne conteranno a centinaia .
Casal di principe e il suo popolo  vivono quel periodo di violenza e di vendette come al fronte, in battaglia, trincerati dietro una cortina di paura.
i casalesi, quelli avezzi a delinquere  entrano a muso duro in questa lotta di potere allo scopo di ritagliarsi una parte  nello scacchiere dell'illecito.

A casale nel 1982 c'era un clima  oppressivo, la vita scorreva lenta, un senso di monotonia e ansia opprimeva il popolo.
 Una domenica di marzo, Il 14, se ricordo bene.
Il cielo era terso, limpido,  Non una nuvola ad increspare l'azzurro che sovrastava la piazza del mercato alle spalle della chiesa ss Salvatore

Tanta gente in giro, tutti felici e ben vestiti per l'occasione, mi ricordo in particolare di un cane nero rabbioso che abbaiava e infastidiva, e che non rispondeva ai richiami del padrone.
Guardavo questa gente che apparentemente era serena,e questo mi rallegrava, mi faceva pensare "in modo fittizio"che alla fin fine stavo crescendo e vivendo in un paese normale, come si vive in qualsiasi anfratto d'Italia,

Ma, sospettavo fortemente  che non era così, la parte piu razionale di me mi diceva che
Di normale quel giorno, c'era solo il cielo sopra di me,
la mia mente in preda ad un turbinio di pensieri si era un po distaccata dal mondo circostante, che in quel momento mi appariva come una figura astratta e lontana, mentre vagavo con la mente lontano dal mio corpo, sentii una voce:  Pi?.  ci dobbiamo affrettare la messa sta per iniziare, era il mio amico Sà; tutte le domeniche io e Sà. venivamo a messa, eravamo amici per davvero, a dire il vero era stato lui a convincermi a frequentare l' ACR, azione cattolica ragazzi, della chiesa e parrocchia santissimo salvatore, praticamente passavamo intere giornate tra la piazza mercato e la chiesa, e la domenica si chiudeva con la messa, come un rito da rispettare, da rinnovare ogni domenica.
Ci incamminiamo verso l'entrata principale della  chiesa Santissimo salvatore, principale luogo di culto cattolico che rappresenta il cuore storico e religioso della città, si affaccia sul corso Umberto e su via santa Lucia e alle spalle spicca la storica piazza mercato,
Mentre raggiungiamo l'entrata mischiati tra la gente che si affretta per sentire la messa, rifletto ad alta voce, sul fatto che, stamattina ce piu gente del solito.
Sà. Perentorio, come se aspettasse quella domanda dai tempi di Noè, mi fà, ma non lo sai? Si affretta a chiedermi,
Cosa? Stamattina ordineranno un nuovo sacerdote per questo la chiesa e più affollata del solito, non E che la cosa mi entusiasmò più di tanto anzi non mi fregava proprio,
Tutto qui?; gli risposi,
Sà..continuò come se io fossi interessato... Certo, si chiama Giuseppe e un ragazzo del rione larino, oggi ci sarà un mega rinfresco con tanto di dolci e tante persone  importanti, all istituto Sant'Anna a situato nei dintorni del municipio,
La cosa comincia a interessarmi, oggi ci andremo?, che dici?
Sà. Certo Pi Non aspetto altro.

L'istituto Sant'Anna e un asilo suore figlie di Sant'Anna scuola dell'infanzia e primaria, sito in via Matteotti, e li in quella struttura che si tennero i festeggiamenti per il nuovo sacerdote.
Man mano che ci avvicinavano all'entrata della chiesa la ressa aumentava, riuscimmo a sistemarci nei primi posti come di consuetudine, c'era un gran clamore, aria di religiosità, aria di festa, auguri e abbracci si sprecano,
In ogni angolo di quel luogo sacro,
Don Carlo aversano che officia la cerimonia e raggiante.

 Ricordo di aver visto queL ragazzo alla sinistra di don Carlo, pronto per la sua missione di uomo di Dio.
Sà.. eccolo e a sinistra, è Giuseppe il nuovo sacerdote,
Non risposi, concentrato a guardare Giuseppe, pensavo  a cosa può spingere un ragazzo nel fiore della gioventù ad abbandonare tutti i piaceri della vita,e  a quella età, per seguire un dio sconosciuto, un dio che non conosci che ti chiede di abbandonare i piaceri della vita e di prostarti solo a lui,
Perché?. mi chiedevo, evidentemente Giuseppe sentiva nell'animo il richiamo di questo dio,
per lui tangibile era la sua presenza, un dio, in merito al quale nutrivo tanti dubbi sulla sua esistenza, motivo per il quale mi trovavo in quella chiesa tutte le domeniche.
assente e pensieroso sul mistero della fede mi persi quasi tutto la cerimonia sacerdotale, mi ritrovai fuori dalla chiesa nel bel mezzo di ordi festanti, donne eleganti non coperte abbastanza per l occasione, uomini per lo più in doppio petto elegantissimi anche loro non proprio a tema per l' occasione,
S. P. Andiamo dal edicola devo comprare il Guerino sportivo oggi ci esce il poster di Paolo rossi.
Come molti bambini il mio amico S.
Era tifoso della juve.
Ogni domenica dopo la messa ci recavano in edicola per comprare il Guerin.

Io e S. Arrivammo con altri amici dell'acr verso le tre del pomeriggio a Sant'Anna, via Matteotti era intasata di auto in sosta e gente a piedi che si recavano all evento, un evento che oggi fa parte della storia, lì quel giorno in quel cortile stracolmo di persone di ogni rango di ogni  ceto sociale, c'erano preti, politici, atei, monsignori , suore, suorelle, boys scaout, e anche delinquenti, tutti a celebrare la nascita di un sacerdote che farà storia, Don Peppino Diana.
adesso Giuseppe, quello del quartiere larino, quello che volle iscriversi al seminario di Posillipo, quello che in testa aveva una missione da compiere,
Quel Giuseppe che aveva un amore smodato per gli scaout, adesso era divenuto Don peppino Diana, un nome che sarà una leggenda,
La folla mi girava intorno brindanto,
nella mia mente si faceva sempre più forte la consapevolezza di aver presenziato a qualcosa di molto importante a qualcosa che rimarrà nella storia dell'umanità.

12 anni dopo

  Di tempo ne e passato, e molte cose sono cambiate, a cominciare dal mio aspetto,mi guardo allo specchio e non vedo più il ragazzino, che con il suo amico s. ogni domenica si recava a messa, di riflesso vedo un giovane molto distante dà quelle regole e da  quei schemi  religiosi  che avevo abbracciato fin da piccolo, 
anche la scuola oramai era una storia già chiusa, forse troppo presto, mi avviavo molto lentamente al mondo del lavoro,
di  sera qualche volta mi fermavo al bar adiacente alla chiesa di san nicola, e qui sulla soglia di questo bar, spesso vedevo don peppino che accostava con la sua auto di colore bianco davanti al cancello d'ingresso della parrocchia, osservavo mentre scendeva dall'auto,aveva sempre una valigetta tipo 24 ore con sè, apriva il cancello e spariva dietro di esso,quante volte avro visto questa scena, sempre uguale, lui che scende assorto dai suoi mille pensieri, e cosi che lo vedevo,sempre distante,sempre immerso chissà in quali pensieri.
probabilmente l'ultima volta che ho visto don peppe e stato proprio lì davanti al quel cancello,
quel cancello poi, l'ho rivisto centinaia di volte nelle dirette mediatiche, nelle fote sui giornali, c'era il suo popolo, ma lui non c'era più.